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Racconto intenso, pieno di emozioni ed immagini che rimandano a situazioni dove la “BANALITÀ DEL MALE” abita senza diritto di cittadinanza. In un luogo dove dovrebbe esistere calore, empatia sostegno morale e fisico l’autrice (con una sensibilità profonda), ci presenta una realtà terrificante dove le lacrime dovrebbero a singhiozzo esprimersi per farci capire.
Marzia